La difesa europea contro il film sonoro americano, 1930
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-146
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno X, n. 26 (Vecchia Serie), 29 giugno Pagina
5-5
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Tip. coop. Luigi Luzzatti
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Informazioni sui primi tentativi sonori in Europa ed il conseguente doppiaggio delle pellicole americane nelle diverse lingue del vecchio continente. A riguardo il congresso di Bruxelles (nessun'altra informazione a riguardo) ha preso in considerazione l'opinione di alcune case produttrici europee, favorevoli al doppiaggio per ovvi motivi di comprensione e conseguenti scopi commerciali. L'articolo fornisce altresì dati statistici sul numero di sale predisposte al sonoro in Inghilterra, Germania, Belgio e Italia. Charles Delac, produttore francese presente a Bruxelles, ha espresso l'idea, condivisa dall'autore, di una produzione europea unita da opporre a quella preponderante statunitense, già attiva nel doppiaggio della maggior parte dei propri film sonori. Infine emergono alcune riflessioni dell'attore inglese Clive Brook sulla bontà del sonoro come nuova arte cinematografica, condivisa ormai dalla maggior parte degli attori, Chaplin compreso (utilizzo sonoro in 'City Lights'). L'articolo di natura informativa presenta opinioni favorevoli sul sonoro, differente dal cinema parlato e propenso alla sua costante perfezione tecnica e stilistica. |
CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Film
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