La musica dei giornali "Luce"

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2016-233

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
1934, II, nn. 1-2
Pagina
9-10
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
[s. n.]

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
Ispirato da rivendicazioni di marca nazionalista e littoria, l'articolo di Labroca denuncia la larga ospitalità delle istituzioni musicali italiane nei confronti della musica straniera. Questa disponibilità ha comportato l'utilizzo di musica straniera persino in un filmato Luce sulla Prima guerra mondiale. Questa consuetudine è giudicata «grave», non solo perché altera l'integrale italianità del prodotto cinematografico, perché emargina e sottovaluta l'operato dei compositori italiani a cui è negato l'incasso di una grande quantità di diritti esigibili dalla realizzazione di nuovi cinegiornali. Secondo Labroca, le ragioni di questo massivo utilizzo di musica straniera va ricercato nella consuetudine di utilizzare i dischi per compilare i commenti musicali dei documentari e dei cinegiornali Luce. È, infatti, la scarsa disponibilità di musica italiana incisa su dischi a orientare i compilatori verso le musiche straniere, più facilmente reperibili nel mercato fonografico. Per superare questo problema, il critico avanza quindi la sua proposta: dotare l'Istituto Luce di una propria «discoteca facendosi editore delle musiche che intende presentare nei suoi giornali»: una proposta che avrebbe anche potuto favorire la specializzazione dei musicisti italiani in campo cinematografico.

CHIAVI DI ACCESSO

Persone

Garibaldi, Anita (persona citata)

Musiche