Come ho musicato "Carrie", 1953
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-273
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
VI, 102, 31/1/1953 Pagina
46-47
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Ottavia Vitagliano
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Riflessione del compositore americano David Raksin sul proprio lavoro per il film di William Wyler "Carrie", a partire dal concetto di empathy, ossia la capacità del musicista di identificarsi con lo stato d'animo dei personaggi del film per creare una partitura. Tale immedesimazione deve in ogni caso, secondo l'autore, essere mitigata dal ritegno e non deve mai darsi nella sua interezza. L'attenzione di Raksin viene poi spostata sul problema dei tagli inflitti alla musica in fase di montaggio, spesso senza tener conto della continuità e del senso generale della musica, la quale viene paragonata al corpo di Priamo ridotto in frammenti da Pirro. L'autore sottolinea l'importanza delle figure professionali dei cutter musicali, elogiando il lavoro condotto da Steven Caillag per "Carrie".
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CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Raksin, David (persona citata)
Wyler, William (persona citata)
Caillag, Steven (persona citata)
Becker, Leon (persona citata)
Film
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