Musica e cinema
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-300
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
1924 Pagina
326-326
Luogo di pubblicazione
Bologna
Editore
Tip. Luigi Parma
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Gli spettacoli cinematografici sono fondati sulla cooperazione di musica e visione, tanto che una "visione cinematografica" senza la musica può dirsi cosa "incompleta e assai melanconica". Ora, però, Il pericolo proveniente dall'America e annunciato su Music and Letters da Mr. Cecil Austin è che alla musica, col pretesto di una maggiore efficacia, si sostituiscano delle macchine in grado di riprodurre meri rumori: "l'apparecchio per l'effetto del temporale, i gusci di noci di cocco imitanti il galoppo dei cavalli, i campanelli ed un assortimento di sonagli da ciclisti, di cornette da automobili, zufoli e battagli" e molto altro ancora. Contro la dilagante diffusione di siffatti macchinari nei cineteatri americani, il Parisi propone, per la cinematografia italiana, la via di una valorizzazione artistica dell'autentica componente musicale. Ugualmente da contrastare è la moda di mettere insieme "pasticcioni" di musiche estemporanee e sconnesse, "dal valzer lento al brano d'opera, dalla composizione classica alla improvvisazione balorda". Se elevata al rango che le spetta, la musica potrebbe, in futuro, persino avere il sopravvento e invertire il rapporto gerarchico con l'immagine, al punto che "la visione filmica potrebbe essere una specie di estrinsecazione visiva del contenuto sinfonico".
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CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Austin, Cecil (persona citata)
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