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spoglio

FM-2016-305

22.II.1931, n. 8

13-13

Roma

Tip. coop. Luigi Luzzatti

Marbelli

Articolo di natura critica sulla possibilità di un cinematografo puro, volutamente privato della parola e dei dialoghi. Marbelli prende spunto dall'articolo del collega E. M. Margadonna su Comoedia, avente come soggetto la possibilità di tramutare l'immagine verbale in immagine visuale (cit.), il che riporterebbe la cinematografia sonora alla fase del muto. Marbelli asserisce invece che ciò non è esatto, in quanto il muto voleva esser parlante, ma causa impossibilità di natura tecnica veniva accompagnato dalle note didascalie. Pertanto diveniva incompleto. L'arte cinematografica pura, invece, che tramuta il verbale in visuale, farebbe volutamente a meno del parlato, riconoscendosi in tal modo nella perfezione artistica. Interessante come l'autore, meticoloso ed accurato nell'esposizione della propria logica, abbia omesso del tutto le differenti funzioni della musica nella cinematografia muta, sonora e cosiddetta pura.

Corte d'Assise