Perché piace il film parlante e perché è destinato ad imporsi al pubblico
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-312
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
1 maggio 1929 Pagina
3-3
Luogo di pubblicazione
Bologna
Editore
Tip. Luigi Parma
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Il film sonoro ha riunito movimento e suono, come nel teatro. Esso piacerà più del film muto e s'imporrà in particolare in Italia e presso il pubblico italiano. L'Italia potrà diffondere attraverso il film sonoro il suo grande patrimonio artistico musicale. Il cinema sonoro non dovrà per questo sostituire il teatro lirico, sebbene ci potrà essere un travaso di artisti dal teatro al cinema. Il cinema sonoro permetterà di produrre e diffondere quanto di più perfetto si può trovare in arte e in musica: se un tempo il cinema era muto e il pianoforte di una sala di provincia era «in mano ad un sagrestano», domani si potrà assistere a uno spettacolo diretto da Toscanini, come seduti al San Carlo di Milano. Davanti al "miracolo" del suono, tutte le polemiche legate alla rivoluzione del cinema sonoro e alle difficoltà da esso poste ai divi del cinema muto saranno superate.
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CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Paradisi, Umberto (persona citata)
Pittaluga, Stefano (persona citata)
Titta, Ruffo Cafiero (persona citata)
Gigli, Beniamino (persona citata)
Toscanini, Arturo (persona citata)
Boni, Carmen (persona citata)
Valentino, Rodolfo (persona citata)
Jolson, Al (persona citata)
Mussolini, Benito (persona citata)
Film
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