La musica nel documentario

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2016-386

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
XI, n. 5-6, maggio-giugno 1950
Pagina
72-77
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Edizioni dell'Ateneo

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
Secondo Vlad, la musica non rimanda a specifiche contingenze sentimentali, è priva di valori semantici definiti, non allude a determinati eventi o aspetti del mondo esterno. La musica, come ha scritto Thomas Mann, "dice tutto senza dire niente". La parola è al contrario univoca. Certo, la musica è spesso pittura sonora, rappresenta spesso una forma di linguaggio, come pure la parola può spingersi verso la sfera della musicalità. In certa misura, la musica può sostituirsi allo speaker. L'accompagnamento visivo puramente astratto della Toccata e fuga in re minore in Fantasia è la soluzione migliore rispetto ad altre che Walt Disney avrebbe potuto prendere. Se la musica ha riferimenti extra-musicali e non è musica assoluta, allora un disegno animato con un contenuto (una storia) può essere più facilmente abbinato. Mentre nei film la musica può arrivare a sostituire la parola, in quanto non deve informare, ma evocare e suscitare emozioni; nei documentari invece essa deve fare da sfondo, sottolineare il ritmo delle immagini, trasfigurare i rumori per renderli meno crudamente realistici, o evitare sezioni di silenzio. Vlad riporta il caso di Ombre sulla via Appia di Capriata. L'intento iniziale era quello di unire ad immagini della via relative a tre diverse fasi storiche (l'antichità romana, il periodo cristiano, il medioevo) la lettura di poesie (una per ciascun periodo storico) e tre brani di musica differenti. Il regista però si accorse che poteva eliminare le poesie, in quanto la musica bastava a creare l'effetto voluto. Lo speaker si limitò solo a brevi interventi di carattere illustrativo delle immagini. L'interesse documentario prevale sulla componente emozionale. Nei documentari sulla pittura, tipo quelli di Luciano Emmer, la musica può acquistare molta importanza e il ruolo della parola può essere ridimensionato. La musica (arte astratta per eccellenza) può (paradossalmente, scrive Vlad) dare vita alle immagini 'ferme' della pittura. La musica può svolgere diverse funzioni (più nel documentario che nel lungometraggio).

CHIAVI DI ACCESSO

Persone

Capriata, Carlo (persona citata)

Emmer, Luciano (persona citata)

Bach, Johann Sebastian (persona citata)

Chopin, Frédéric (persona citata)

Beethoven, Ludwig van (persona citata)

Busoni, Ferruccio (persona citata)

Schönberg, Arnold (persona citata)

Film