Questo è il cinemascope
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2017-1060
|
INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno II, 12, 1 06 1953 Pagina
335 - 337
Luogo di pubblicazione
Milano
Editore
La scuola di Arzignano
|
RESPONSABILITÀ |
autore
|
CONTENUTO |
Abstract
L'articolo enuncia i vantaggi del cinemascope, sistema di ripresa e proiezione presentato a New York il 24 aprile del 1953, rispetto al dispendioso cinerama, e si sofferma anche sul problema costituito dal sonoro. La migliore soluzione con uno schermo di queste dimensioni è ritenuta la stereofonia: tre altoparlanti disposti in alto al centro, a destra e a sinistra dello schermo, che vengono usati per la diffusione dei suoni in sala. Questo sistema consente di fissare con estrema precisione le fonti da cui provengono i suoni, talvolta persino forzando l'unità del visivo e la sua preminenza generalmente accettata nel cinema anche per l'interpretazione dei suoni. Il sistema stereofonico è considerato molto più efficace del brevetto presentato dalla Warner per il film "la maschera di cera" di De Toth. Nell'articolo si evidenziano anche i mutamenti che la stereofonia produrrà nell'ambito del set: gli attori dovranno recitare in modo più sorvegliato, perché le parole saranno fissate da questo sistema alle loro labbra, con la stessa vividezza del teatro, e non genericamente allo schermo. Sul set i tre microfoni dovranno essere eliminati dall'immagine con le loro ombre e soprattutto si dovrà risolvere il problema della registrazione del suono, che prevede tre colonne separate.
|
CHIAVI DI ACCESSO |
Film
|