Giacomo Debenedetti e le risorse del cinema, contributi alle storia delle teoriche del film, 1957
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2017-1241
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno VI, 110, 1 07 1957 Pagina
19-20
Luogo di pubblicazione
Milano
Editore
Giangiacomo Feltrinelli Editore
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RESPONSABILITÀ |
autore
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DESCRIZIONE FISICA |
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CONTENUTO |
Abstract
Nel riportare e commentare le considerazioni di Debenedetti, Aristarco sottolinea la convinzione del critico letterario che il cinema realizzi la propria vocazione artistica nell'alveo del realismo, che diventa pienamente compiuto proprio con il sonoro («realismo integrale»). L'autentica musica cinematografica sarebbe per De Benedetti la trasfigurazione artistica dell'onomatopea, del rumore e per rafforzare questa intuizione porta come esempio l'inizio di "Luci della città" di Chaplin, dove una trombetta riesce a rimpiazzare persino la voce umana nelle sue inflessioni e nei suoi accenti.
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