Possibilità estetiche del fonofilm
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2018-000
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
26.5.1929, n. 11 Pagina
5-5
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Alberto Stock
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Lo scritto presenta spunti critici ed estetici sul cinema sonoro e musicale. L'esposizione risulta a tratti confusionale e caotica, sintomatica dell'epoca, con argomentazioni rivedibili. Solaroli parte dal presupposto che l'avvento del sonoro, in questa sede denominato fonofilm, è nota lieta per il mondo critico in quanto novità assoluta, e pertanto soggetta a critiche. Segue una digressione sul muto, non bisognoso della contaminazione della musica, e tantomeno della parola, in quanto già di per sé artisticamente completo. A riguardo Solaroli ammonisce la produzione americana, creatrice del sonoro per necessità del pubblico medio. In secondo luogo puntualizza l'errore della critica, solita intendere il sonoro come miglioramento del muto. Il sonoro è un'arte nuova dai principi ancora sconosciuti, portatrice di interessanti novità estetiche come il cinema musicale, nel quale la musica accompagna l'immagine attraverso gli altoparlanti. Questa miglioria permetterebbe molteplici invenzioni artistiche, al momento inesplorate e sconosciute. Citazione del volume di S. A. Luciani, L'antiteatro. Il cinematografo come arte, Editrice La Voce, 1928
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CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Pabst, Georg Wilhelm (persona citata)
Piscator, Erwin (persona citata)
Stravinskij, Igor' Fëdorovič (persona citata)
Honneger, Arthur (persona citata)
Film
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