L'efficacia artistica e rappresentativa dei films sonori
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2018-087
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
8/6/1929
Luogo di pubblicazione
Bologna
Editore
Tip. Luigi Parma
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
I film sonori presentati finora a Roma, Milano e Torino hanno riscosso l'entusiastico consenso del pubblico. Ma al di là del successo commerciale, il cinema sonoro possiede anche una efficacia artistica e rappresentativa: al di là della indiscussa perfezione sincronica, è la parte cantata e parlata ad aver rivelato elementi d'interesse insospettabili. Si tratta della resa effettiva della realtà, della sua riproduzione, non imitazione. La nuova invenzione dischiude nuovi orizzonti alla nostra cinematografia, giacché "la nostra è la terra dei canti e delle melodie"; "la natura stessa ha profuso i suoi tesori melodici tra noi più che altrove". L'invenzione del cinema sonoro pone dunque l'Italia, a detta degli stessi Americani, in una posizione privilegiata. Compito della cinematografia italiana, qui dove sorsero i primi tentativi di una cinematografia parlante, sarà quello di creare quei capolavori che diffondano nel mondo "la melodia e il verbo d'Italia". L'Italia deve infondere nel cinema sonoro "la sua anima e la sua poesia", sia facendo ricorso al suo svariatissimo patrimonio musicale, sia impiegando le sue buone voci e orchestre. Ma vi è di più: la lingua italiana (in ragione della sua dizione e del suo accento) è di per sé musica, e quindi beneficia di un privilegio universale. L'Italia è l'unico paese che potrà diffondere i propri film (o parlanti, o musicali) nella lingua propria, in ragione della naturale intelligibilità del nostro idioma.
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CHIAVI DI ACCESSO |
Film
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