Pastori e banditi contro le convenzioni dell'industria
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2019-007
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
Ottobre, 1960 Pagina
17-24
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Carucci Editore
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
La redazione trasmette una lettera del regista e documentarista Vittorio De Seta destinata a spiegare l'andamento delle fasi di post-produzione del suo primo film "Banditi a Orgosolo". Adoperando un tono molto confidenziale «Cari amici», De Seta, prima di descrivere il proprio diario di bordo per le riprese del film, esordisce con una propria digressione sulle modalità con le quali tratta materia visiva e sonora. Prendendo come esempio il documentario "Lu tempu di li piscispata", De Seta riporta che in fase di montaggio la colonna sonora fu trasmessa in moviola. Con tale prassi De Seta è riuscito ad imprimere alla sequenza dell'uccisione del pesce spada un certo ritmo caratterizzato da una convulsiva ossessione.
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CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
De Seta, Vittorio (persona citata)
Jung, Carl Gustav (persona citata)
Monni, Antonio (persona citata)
Film
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