La Corporazione dello Spettacolo. Il Duce presiede la prima riunione

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2021-002

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
1936, III, 4
Pagina
41-47
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
s.n.

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
Nell'articolo sono riportate in brevi sintesi le relazioni relative alla sedute delle riunioni della Corporazione dello Spettacolo avvenute tra il 4 gennaio e l'11 gennaio 1936 a cui ha partecipato, nella prima riunione, anche il capo del governo Benito Mussolini. Per quanto riguarda la musica per film, viene riportata la relazione scritta dal Capo del Sindacato Giuseppe Mulé, letta per l'occasione da Mario Corti. Dopo aver ricordato lo scarto qualitativo esistente tra la parte visiva e quella musicale della produzione cinematografica e aver auspicato uno spazio dignitoso per tempi alla musica, per i tempi di lavorazione e per i professionisti ingaggiati, Mulé individua, a titolo esemplificativo, quattro titoli cinematografici e due differenti categorie di giudizio per stabilire la qualità delle composizioni cinematografiche. Per "la parte creativa" sono menzionati Camicia nera (1933) e Scarpe al sole, due film di esplicita propaganda fascista dai risultati musicali opposti. Nel primo, la partitura realizzata da un piccolo gruppo di giovani compositori non risulta all'altezza «dell'importanza che il film aveva» perché «soltanto pochi giorni prima che venisse alla luce si pensò che occorreva anche... la musica». Nel secondo, invece, la musica aveva «raggiunto un alto livello artistico» perché vi era stata fin dall'inizio una «collaborazione stretta tra regista e musicista» e perché «alcune scene» erano «state realizzate sulla traccia del ritmo creato dal musicista». Per la "parte esecutiva", Mulé fa riferimento invece ad Angeli senza paradiso e Casta Diva: due biopics dedicati rispettivamente alla vita di Franz Schubert e di Vincenzo Bellini. Il film schubertiano, che ha dato grande popolarità a pezzi come l'Ave Maria(D. 839) e la Serenata (D 957), «dimostra chiaramente come una buona esecuzione musicale serve [...] anche alla diffusione nel popolo delle melodie che vi sono inquadrate». La musica registrata per Casta Diva non «è giovata invece alla più divina melodia belliniana», facendo «soffrire chi di quella musica ha il culto». Nella presente scheda sono riportati unicamente i nominativi, i film e le musiche citate all'interno della relazione di Giuseppe Mulé.

CHIAVI DI ACCESSO

Persone

Mulè, Giuseppe (persona citata)

Corti, Mario (persona citata)

Freddi, Luigi (persona citata)

Roncoroni, Carlo (persona citata)

Musiche
Film