Fondo Storico

Partiture e spartiti

Il Fondo Levi è composto da materiale librario ottocentesco e novecentesco di proprietà delle famiglie dei due fondatori.
Sono raccolte di carattere collezionistico, in parte di riduzioni pianistiche di opere liriche - incrementati ad opera di Ugo Levi con scelta di musiche correnti per canto e pianoforte come romanze, opere in dialetto veneziano e musiche legate al ballo fox-trot americano, italiano e francese dell'epoca, nonché da musiche tratte dalle colonne sonore del cinema hollywoodiano e italiano con alcune contaminazioni di repertori di musica leggera.

Strumento di consultazione OPAC SBN.
Per informazioni: biblioteca@fondazionelevi.it

Partiture e spartiti
Fondo Storico

Libretti d'opera

I libretti d'opera costituiscono la sezione drammatica della Biblioteca ‘Gianni Milner' che coprono un periodo che va dal Settecento fino ai primi anni del Novecento. Sono opere appartenenti al fondo originario, arricchito in seguito da donazioni di Angelo Sullam e Gino Voltolina.
Numerosi sono inoltre i libretti relativi agli oratori su testo latino presentati al pubblico nei quattro Ospedali della Città e una ventina di fascicoli relativi ai balli.

Consistenza del fondo: 964 esemplari.
Strumento di consultazione OPAC SBN.
Per informazioni: biblioteca@fondazionelevi.it

Libretti d'opera
Fondo Storico

Stampe antiche

Si tratta di una raccolta di opere preziose tra cui liriche francesi sei-settecentesche, parti di opere liriche italiane settecentesche e di una piccola ma nutrita serie di opere polifoniche cinque-seicentesche. Tra tutte le stampe, si segnalano per la loro unicità il libro parte di Mottetti de la Corona (Petrucci 1514) e le 12 Sonate di Arcangelo Corelli pubblicate a Venezia da Antonio Zatta e figli (1795).

Consistenza del fondo: 81 stampe antiche.
Strumento di consultazione OPAC SBN.
Per informazioni: biblioteca@fondazionelevi.it

Stampe antiche
Fondo Storico

Manoscritti

Il fondo non ha una sua omogeneità cronologica e spazia da un cantorino processionale del quindicesimo secolo a una partitura manoscritta dell'Argia di Antonio Cesti, sicuramente tardo-seicentesca; da un consistente numero di manoscritti sette-ottocenteschi a composizioni anche autografe in dialetto veneziano del Novecento.

Consistenza del fondo: circa 430 manoscritti.
Strumento di consultazione OPAC SBN.
Per informazioni: biblioteca@fondazionelevi.it

Manoscritti
Fondo Storico

Disegni - Collezione Gambara Bovardi

La Fondazione Levi possiede un gruppo di duecento due disegni su carta realizzati a matita, carboncino, inchiostro e pastello, conforme per stile, soggetto, epoca e tecniche esecutive che ritraggono musicisti, cantanti e musicologi dell'Ottocento appartenenti alla collezione di Paolina Gambara Bovardi, figlia del violinista Agostino Gambara. Sono presenti alcune delle firme più prestigiose del panorama artistico tra le quali segnaliamo: Giulio e Fanny Carlini, Raffaele Mainella, Tommaso Minardi e altri per un totale di settanta autori censiti.

Consistenza del fondo: 202 disegni.
Per informazioni: biblioteca@fondazionelevi.it

Disegni - Collezione Gambara Bovardi
Fondo Storico

Fondo Samuele Levi

Samuele Levi (1816-1883), cugino di Ugo Levi, ha studiato a Venezia con il compositore Luigi Antonio Callegari, poi a Berlino con Siegfried Wilhelm von Dehn e infine a Parigi con Giacomo Meyerbeer.
La sua prima opera del 1837 Iginia d'Asti fu eseguita al Teatro San Benedetto (poi Rossini) ed ebbe un discreto successo di pubblico, a seguire Ginevra degli Almieri, ossia La peste di Firenze (1840), rappresentata al Teatro Comunale di Trieste, passando poi per la Giuditta (14 febbraio 1844), portata in scena per il Carnevale veneziano al Teatro la Fenice di Venezia, per arrivare infine a La Biscaglina (1860), su testo di Francesco Maria Piave e rappresentata al Teatro Carignano di Torino - opere che certamente non entrarono a far parte degli annali dell'opera italiana e che non riuscirono a divenire parte del repertorio operistico più noto, ma che godettero, della partecipazione di interpreti di buon livello, alcuni dei quali i medesimi con cui si sarebbe intrecciata la vicenda del successo di alcune opere verdiane.
Annovera inoltre un considerevole numero di brevi composizioni, in buona parte arie, canzoni, non poche anche in dialetto veneto, brani per così dire ‘d'occasione', destinate ad un consumo sostanzialmente domestico, eterogenee nelle forme e nei contenuti.
Nel 2010, durante un restauro del Palazzo Giustinian Lolin, sono state rinvenute, in una cassaforte nascosta, alcune partiture manoscritte e a stampa di musica sacra, operistica e strumentale, e numerosi taccuini con analisi musicali.

Fondo parzialmente ordinato
Per informazioni: biblioteca@fondazionelevi

Fondo Samuele Levi
Fondo Storico

Microfilm e microfiches

La Biblioteca Gianni Milner negli anni Novanta ha condotto una importante campagna di acquisizione e di riproduzione di molti titoli musicali in microfilm e microfiche.

Microfilm e microfiches