Quello che pensano del "sonoro" - Douglas Fairbanks e Gloria Swanson, 1930
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-147
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno X, n. 27 (Vecchia Serie) Pagina
10-10
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Tip. coop. Luigi Luzzatti
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Lo scritto raccoglie i pareri sul cinema sonoro di Douglas Fairbanks e Gloria Swanson, attori statunitensi. Fairbanks si esprime con maggior enfasi sul successo del sonoro a Hollywood e del raggiungimento di una nuova, più completa e perfezionata forma d'arte, e sul declino del muto, sceso a patti con il sonoro per una maggior espansione dello stesso, padrone della futura produzione cinematografica. Più riflessivi i toni di Gloria Swanson che analizza i dettagli tecnici dei microfoni, le difficoltà di resa di registrazione ed il declino di alcuni attori del muto, vittime della nuova selezione sonora, altresì così attenta alle prestazioni vocali dei diversi interpreti. Per questo motivo esorta le future generazioni di attori allo studio vocale e di dizione, al fine di divenire futuri protagonisti di un'arte in espansione e, secondo l'attrice, dalla resa decisamente migliore rispetto al muto. Le ultime annotazioni del giornalista denotano forse un'ammirazione eccessiva nei confronti degli intervistati. |
CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
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