Con la pistola in mano sono subito simpatici
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2017-1030
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno III, 30, 1 03 1954 p Pagina
118-119
Luogo di pubblicazione
Milano
Editore
Cinema Nuovo Editrice
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Nell'intervista rilasciata a Dal Fra, Antonioni rigetta la prospettiva critica di Cinema Nuovo e auspica una critica militante volta al riconoscimento delle novità linguistiche che il regista propone e non all'analisi della prospettiva morale (e culturale) entro cui si iscrive genericamente la sua opera. In quest'ottica parla dei "Vinti" e del suo tentativo di superare il montaggio e l'inquadratura espressiva, considerate entrambe «inattuali» e «antirealistiche», e mette in evidenza un nuovo modo di lavorare con il compositore delle musiche per ottenere tre atmosfere diverse a seconda del paese in cui sono ambientati i tre episodi. Trattando il problema della conduzione degli attori, il regista ferrarese sottolinea, citando Reynolds e l'episodio inglese, la necessità di controllare ogni fase della recitazione, dal movimento alla parola dal punto di vista sonoro («suggerendo e spiegando ogni gesto, ogni intonazione»).
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