Percorso d'artista: da Verdi a Mahler

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2018-072

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
II, 13, dicembre 1990
Luogo di pubblicazione
Milano
Editore
De Agostini - Rizzoli Periodici

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
Callisto Cosulich propone un'analisi delle citazioni operistiche nei film di Luchino Visconti e sottolinea la profonda conoscenza e padronanza del repertorio musicale da parte del regista milanese. L'autore mette a fuoco sia i fenomeni generali (l'origine del neorealismo, il genere della «commedia all'italiana), sia l'analisi dettagliata dei film e fatti particolari relativi a specifici film (la corrispondenza tra Luchino Visconti e Alessandro Blasetti riguardo all'apparizione di Blasetti nel film Bellissima di Visconti. Visconti si giustifica tramite l'allusione operistica: «noi (registi) prendiamo la gente dalla strada, e questo è il nostro torto. Vendiamo un elisir d'amore che non è un elisir: come nell'opera, è solo vino di Bordeaux»). Il film Senso viene analizzato nella sua struttura come opera lirica in quattro atti; le citazioni musicali di Luchino Visconti non provengono solo dalle opere italiane ma anche del repertorio tardoromantico. (Per esempio la settima sinfonia di Anton Brückner in Senso, la Quinta sinfonia di Mahler in Morte a Venezia. L'unico film che non segue la tendenza delle citazioni musicali è L'innocente. L'ultima parte dell'articolo passa in rassegna l'uso della musica popolare e le canzoni «leggere» nei film di Visconti. (Rocco e i suoi fratelli, Le Notti Bianche).

CHIAVI DI ACCESSO

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Musiche
Film