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Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2018-082

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
VII, 54, maggio 1994
Luogo di pubblicazione
Milano
Editore
De Agostini - Rizzoli Periodici

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
L'autore analizza il ruolo e la funzione dell'Acqua nel cinema e ne individua tre distinti tipi: un ruolo puramente decorativo, quello di contrasto con la situazione drammatica e in funzione della drammaturgia. Prima di portare esempi di ciascuna categoria, Callisto Cosulich riflette sulla creazione cinematografica in generale, su «come armonizzare l'universo della realtà con quello musicale e filmico», e distingue la musica «delle note» da quella «delle immagini», intendendo con ciò «la musicalità del ritmo cinematografico». Si parla del film De Brug, un documentario muto di Joris Ivens, che Germain Dulac (una regista francese) definisce «uno dei musicisti visuali del futuro». Cosulich sostiene che «il ritmo de De Brug può essere equiparato alle geometriche composizioni bachiane». La parte centrale dell'articolo è dedicato alla funzione della drammaturgia dell'acqua nei film di Andrej Tarkovskij. Cosulich propone una dettagliata rassegna dei film del regista russo, suddivisi in tre periodi in base all'uso della musica e alla collaborazione con diversi compositori (Vjaceslav Ovčinnikov per il primo periodo, Eduard Artem'ev per il secondo, e la musica già esistente nel terzo periodo). Sono riportate citazioni dal libro Scolpire il tempo, che contiene il «testamento spirituale e una precisa teorica del cinema del Tarkovskij». Il film The Long Voyage Home di John Ford, girato in studio negli anni della guerra, viene ricordato per l'uso ingegnoso del «semplice riflettersi di una luce sui parabordi stillanti umidità e una vecchia canzone marinara che ti fanno penetrare l'acqua fin nelle ossa». Gli ultimi due film analizzati sono: La truite di Roger Vailland che, nonostante il titolo, non contiene la musica del famoso Forellenquintett di Schubert, ma è interessante per l'esplicita richiesta del regista al compositore Richard Hartley di scrivere per la protagonista femminile una musica «legata all'acqua»; al contrario, nel film Tengoku to jigoku [Anatomia di un rapimento] di Akira Kurosawa la musica di Forellenquintett di Schubert appare nella tipica funzione di contrasto con la situazione drammatica descritta dalle immagini.

CHIAVI DI ACCESSO

Persone

Schubert, Franz (persona citata)

Losey, Joseph (persona citata)

Hartley, Richard (persona citata)

Vailland, Roger (persona citata)

Dulac, Germaine (persona citata)

Ivens, Joris (persona citata)

Dongen, Helen van (persona citata)

Lichtveld, Lou (persona citata)

Hageman, Richard (persona citata)

Ford, John (persona citata)

Tarkovskij, Andrej (persona citata)

Ovčinnikov, Vjačeslav (persona citata)

Bondarčuk, Sergej (persona citata)

Artem'ev, Eduard (persona citata)

Bach, Johann Sebastian (persona citata)

Pergolesi, Giovanni Battista (persona citata)

Purcell, Henry (persona citata)

Beethoven, Ludwig van (persona citata)

Ravel, Maurice (persona citata)

Kubrick, Stanley (persona citata)

Verdi, Giuseppe (persona citata)

Wagner, Richard (persona citata)

Debussy, Claude (persona citata)

Sato, Masaru (persona citata)

Kurosawa, Akira (persona citata)

McBain, Ed (persona citata)

Dostoevskij, Fëdor (persona citata)

Musiche
Film