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[FM-2016-380] | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Autore | Giuseppe Rosati |
Titolo | Aspetti della musica nel film |
Rivista | Bianco e nero, (XI, n. 5-6, maggio-giugno 1950) |
Roma, Edizioni dell'Ateneo | |
39 - 43. |
Abstract | La musica nei film svolge un ruolo sommamente basso. Ma ci sono dei casi, tipo Fantasia, in cui è proprio la musica ad aver avuto la meglio. Il regista è il corrispettivo di un direttore d’orchestra, pertanto il compositore deve operare come se fosse lo stesso regista a comporre. E’ necessario che il compositore penetri la personalità del regista, conosca il suo ‘fondo musicale’ (dal momento che ogni individuo ha il suo ‘fondo musicale’), e gli tolga dei pregiudizi (dovuti magari ad una cattiva educazione musicale). Il compositore dovrebbe iniziare presto a partecipare alla messa in costruzione del film, e viverne l’atmosfera. |
Esempi musicali | No |
Riferimenti a dischi | No |
Riferimenti a edizioni musicali | No |
Nome | Cognome | Ruolo |
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Titolo italiano | Titolo originale | Anno | Regista | Autore musiche |
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Fantasia | Fantasia | 1940 | James Algar, Samuel Armstrong, Ford Beebe Jr., Norman Ferguson, Jim Handley, T. Hee, Wilfred Jackson, Hamilton Luske, Bill Roberts, Paul Satterfield, Ben Sharpsteen | J. S. Bach, L. van Beethoven, I. F. Stravinskij, A. Ponchielli, F. Schubert |
Malombra | Malombra | 1942 | Mario Soldati | Giuseppe Rosati |
Titolo italiano | Titolo originale | Compositore |
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Risorse correlate | (n.d.) |
Edizioni critiche | (n.d.) |