Interessante intervento riguardante il commento musicale nel film sonoro, soggetto preso raramente in considerazione dal presente settimanale. La natura dello scritto vuol essere informativa, critica e riflessivaal contempo, con ben determinati criteri estetici. L’autore è del parere che la musica sia divenuta elemento principale per la buona riuscita di un film sonoro. Con le migliorie tecniche della sincronizzazione audiovisiva, la musica può e deve unirsi naturalmente all’immagine, avente, quest’ultima, una rispondenza musicale. Anche i rumori possono trarne giovamento, fondendosi con la parte musicale: a riguardo Triggia ricorda alcune scene di Montecarlo di Lubistch e Se io fossi Re. La parola ed i dialoghi devono altresì permettere il naturale fluire dell’azione cinematografica. L’auspicio dell’autore, secondo il quale con l’avvento del sonoro si è fatto uso eccessivo del parlato, risiede in un maggior equilibrio tra musica, dialoghi e rumori, che darebbe luogo ad una nuova forma di spettacolo dalla completa indipendenza e carattere inconfondibile (cit). |