
Il fondo musicale dell'I.R.E. (Istituzioni di Ricovero e di Educazione) è costituito in buona parte dalla raccolta privata dell’abate Giovanni Bernardi, detto Germanico, cantore, musicista e probabilmente didatta, morto a Venezia nel 1849. La raccolta pervenne per volontà testamentaria alla Congregazione di Carità, ente dell’amministrazione austriaca e successivamente italiana sino alla creazione dell’I.R.E. nel 1939. Conservato oggi presso l’
Archivio storico dell’I.R.E., a fine Ottocento esso si trovava nella sala di musica della Casa di Ricovero ai SS. Giovanni e Paolo, già sede dell’antico Ospedale dei Derelitti, alla cui attività musicale sono forse riconducibili 30 dei 478 esemplari oggi presenti.
Il fondo dell’I.R.E. contiene per lo più manoscritti di musica vocale profana e sacra e di musica strumentale da camera del secondo Settecento e primo Ottocento, cui si aggiungono alcune edizioni a stampa di musica strumentale e libretti di oratori. Sul finire degli anni Ottanta, in aggiunta alla catalogazione del fondo, la Fondazione Levi ne fece effettuare una microfilmatura integrale.
I record di questa collezione riproducono i dati catalografici pubblicati nel
catalogo a stampa, alle cui pagine introduttive si rimanda per quanto concerne la storia del fondo e le norme catalografiche adottate.
Ulteriori informazioni storico-amministrative e bibliografiche relative al fondo e all’Istituto di provenienza sono contenute nella
Guida alle biblioteche e agli archivi musicali italiani (CABIMUS) realizzata dall’Istituto di Bibliografia Musicale (IBIMUS) di Roma e disponibile sia in
versione elettronica ad accesso remoto sia in
versione cartacea.
L’informatizzazione del catalogo qui consultabile è stata arricchita con la digitalizzazione del
microfilmato integrale del fondo, in possesso della Fondazione Levi.