Radio e cinema [rubrica], 1933

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2016-068

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno VI, n. 1
Pagina
62-65
Luogo di pubblicazione
Torino
Editore
Einaudi

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract

Nella parte dell'articolo dedicata al cinema l'autore si sofferma sul film 'Il congresso si diverte' in cui «rivive tutta l'anima canora e musicale della Vienna del primo ottocento». Tra i pezzi musicali sono segnalati: «il valzer della birreria ('Vienna ed il vin') e la canzone di Lilian Harvey». Inoltre, è giudicato positivamente «l'anacronismo di fare eseguire in una serata di gala all'Opera, in onore dell'imperatore Alessandro di Russia, le Danze del Principe Igor di Borodin», la cui partitura è stata composta in un'epoca distante da quella in cui si è svolse il Congresso di Vienna. In sostanza, per Mila, la coerenza storico-filologica poteva essere sacrificata in ragione della resa drammaturgica. Nell'articolo sono segnalate inoltre le musiche di 'A nous la liberté' nelle quali «la "canzonetta" è il punto d'arrivo di un lungo e ostinato processo di semplificazione», giudicate negativamente da quei critici che considerazioni le composizioni di Auric come «musichette, inezie, sciocchezzuole insignificanti». Nell'articolo sono presenti infine alcune considerazioni di carattere generale sulla musica per film. Secondo Mila, «la musica di cinema ha esigenze sue proprie diverse da quelle della musica che è fine a se stessa. L'essenziale è che essa afferri un ambiente, un'atmosfera, un colorito sentimentale: il valore vero e proprio, poi, quello è un'altra questione. Se c'è, tanto meglio, ma forse non è sempre indispensabile».

CHIAVI DI ACCESSO

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