Teorica futurista e film d'avanguardia, 1959

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2016-092

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno IX, n. 36-37, luglio-dicembre
Pagina
77-85
Luogo di pubblicazione
Venezia
Editore
Alfieri editore

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract

Nel delineare i rapporti tra i movimenti artistici di primo Novecento e il cinema, Aristarco nota che in alcuni registi (Dulac) prevale nettamente l'intenzione di dissolvere le forme espressive tradizionali e le forme consolidate della comunicazione a favore di un flusso di immagini paragonabile ad una sinfonia («musica degli occhi») basata sull'associazione libera, sul pensiero automatico di matrice surrealista che rifiuta qualsiasi congiuntura razionale. Citando poi il Manifesto del cinema futurista ricorrono temi che vincolano l'immagine al dinamismo caratteristico della forma musicale: musica cromatica e plastica, e musica degli oggetti. Si parla anche di ricerche musicali cinematografiche come per esempio dissonanze, accordi, sinfonie di gesti, fatti, colori e linee fino a giungere ai rumori cinematografici. Nella lunga citazione di Bragaglia, che descrive la realizzazione di 'Perfido incanto', il regista futurista parla di un lavoro sulle sinopsie (audizioni colorate), e indica poi la loro influenza sull'espressionismo tedesco (H. Richter). Egli accenna poi ai suoi legami con il futurismo e l'influenza di questo movimento nella sua produzione fino alla pubblicazione con S. A. Luciani e il compositore F. Casavola del manifesto per la trasposizione visiva della musica (Manifesto delle sintesi visive).

CHIAVI DI ACCESSO

Persone
Film