Sul film sonoro, 1929

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2016-117

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno IX, n. 21, 2 giugno
Pagina
2-2
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Tip. coop. Luigi Luzzatti

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract

Giannini riassume i tre interventi del referendum sul film sonoro, criticandone i contenuti e gli approcci a suo modo errati. Anzitutto gli indebiti paragoni ad altre forme d'arte, quali teatro di prosa ed operistico; il pensiero privo di logica di alcuni produttori per i quali il sonoro significherebbe la soppressione di orchestre musicali e conseguente risparmio economico. In secondo luogo discute l'abuso ed incomprensione di alcuni termini caratteristici del genere cinematografico, che il film sonoro tenta di superare (meccanicità, terza dimensione, stereoscopia). Infine, invece, Giannini auspica la vittoria del sonoro sull'ignoranza della sua lingua parlata, l'inglese, come il film muto significò una resa dell'analfabetismo di fronte alle innumerevoli didascalie durante la proiezione. Con questo intervento critico, molto diretto e coerentemente sviluppato, Giannini risolve la nascita del film sonoro con un pensiero d'auspicio attraverso un pensiero profetizzante, riuscendo a cogliere la bontà dell'innovazione tecnica del cinematografo. La terza dimensione di Pirandello viene introdotta come parte mancante del neonato cinema sonoro.

CHIAVI DI ACCESSO

Persone
Musiche
Film