La musica e il film

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2016-227

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
1950, XX, n. 3
Pagina
291-299
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
La bussola

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
Come riportato in una nota in fondo alla prima pagina, si tratta della trascrizione del discorso finale tenuto da Pizzetti al Settimo congresso internazionale di musica di Firenze, in qualità di presidente. Con poche parole il compositore sintetizza ognuna delle sue esperienze cinematografiche: Cabiria, Scipione l'africano, I promessi sposi e Il mulino del Po. In particolare le ultime due esperienze gli avevano fatto comprendere che «un problema della musica per film esiste, e di tale importanza da non poter essere, nonché negato, nemmeno trascurato». Le prese di posizioni del compositore sottendono, tuttavia, una profonda distanza dalle istanze espressive del film. Secondo Pizzetti, un compositore non deve rinunciare alla «propria personalità» anche quando è chiamato a comporre musica «realistica». Per Pizzetti tutto il discorso musicale deve essere delegato alle possibilità interpretative ed espressive del compositore, il quale è chiamato ad intervenire per esprimere «ciò che la semplice rappresentazione muta di un luogo o di un'azione non può dire». Nel suo discorso Pizzetti passa dunque in rassegna le ventitré relazioni presentate al congresso, lasciando per ognuna di esse un breve commento. Descrive brevemente le relazioni di Fernando Previtali, Roman Vlad, André Schaeffner, Enzo Masetti, Yves Baudrier, Anthony Hopkins, Hans Keller, Daniele Amfitheatrof, Erich Strobel, Wilfrid Mellers, Alessandro Cicognini, Fred Goldbeck, Maurice Thiriet, Nicola Costarelli, Boris de Schlœzer, Guido Pannain, Max Vredenburg, Roland-Manuel, Carmine Gallone, Luciano Emmer, Hermann Scherchen, Valentino Bucchi e Guido M. Gatti.

CHIAVI DI ACCESSO

Persone
Musiche
Film