La musica al buio [rubrica]: Preludio

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2016-345

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
10.7.1927, n. 10
Pagina
9-9
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Alberto Stock

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
Il critico musicale R. Falciai inizia la rubrica La musica al buio con un primo intervento di natura storico-informativa riguardo la nascita ed il conseguente sviluppo della componente musicale nei cinematografi. Nata per ovviare all'eccessivo silenzio in sala, la musica prenderà parte alla proiezione grazie ai primi pianisti che riuscivano, a trenta soldi per sera (cit.), ad improvvisare sulle immagini che scorrevano mute. In un secondo momento vennero loro accompagnate le cosiddette orchestrine, più avanti sviluppatesi in vere e proprie orchestre, decisamente più preparate. Il commento musicale divenne in tal modo una constante che allietava il pubblico pagante, sempre più coinvolto ed esigente di buoni risultati. Questo sviluppo portò all'idea di un'orchestra che fosse la voce dello schermo (cit.). Si crearono pertanto i primi sincroni. Falciai ammonisce questa nuova concezione in quanto essa è pura meccanicità, mentre tra orchestra ed immagini c'è bisogno di una più intensa fusione (cit.). Il sincronismo audiovisivo, come specificato da Falciai, ha smesso di esistere causa le velocità dei quadri cinematografici, soprattutto nelle pellicole americane.

CHIAVI DI ACCESSO

Persone
Musiche