Difficoltà e risorse del Cinema sonoro

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2018-028

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
8.9.1929, n. 18
Pagina
4-4
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Alberto Stock

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
Breve intervento dal volume di A. G. Bragaglia, Cinesonoro. Lo scritto di natura critica e saggistica chiarisce le difficoltà tecniche ed estetiche del neonato sonoro e le future possibilità intrinseche. Bragaglia espone l'argomento in maniera chiara: le difficoltà del sonoro, chiarita la fase sperimentale dello stesso, si individuano nella natura grezza e troppo realistica degli interventi sonori, diametralmente opposti alla fluidità artistica e fantastica delle immagini. Non v'è continuità audiovisiva, quindi, e il derivante commento musicale risulta sacrificato. Pertanto si dovrà studiare e capire, anzitutto, le esigenze estetiche della nuova arte, il giusto bilanciamento audiovisivo tra immagine, rumori, musica e dialoghi. Bragaglia prende altresì in considerazione la fotografia, auspicando l'avvento della stereoscopia (utilizzo dell'immagine tridimensionale) che gioverebbe alla ancor rude riproduzione sonora. Intervento obbiettivo, lucido, scrupoloso e lungimirante, ma soprattutto privo di pregiudizi, che riesce a fornire spunti interessanti per una nuova prassi cinematografica, divenendo altresì un'eccezione alla critica ed agli scritti dell'epoca. Volume Cinesonoro di A. G. Bragaglia; citazione da articolo da Il Tevere del 3/6/1929 dello stesso A. G. Bragaglia riguardante il futuro del 'fonofilm'. Contestualizzazioni sulle novità artistiche del futurismo e citazione di Umberto Boccioni.

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