La Germania e il tonfilm

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2018-038

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
6.5.1930, n. 4
Pagina
23-24
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Alberto Stock

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
Scritto dai contenuti critici ed informativi sulla produzione sonora in Germania. Da Silva riassume discorsivamente l'avvento del sonoro in terra tedesca, dalle prime rappresentazioni mute dei sonori statunitensi sino all'esplosione di produzioni sonore in toto a fini esclusivamente commerciali. Tale mentalità si riflette anche nelle ultime pellicole prodotte, per le quali Da Silva denota un richiamo alla formula cinematografica sonora statunitense de Il cantante di jazz, basata su canzonette per allietare il pubblico pagante, a scapito di una rappresentazione maggiormente artistica e più adatta al cinematografo. Due soli film risultano esser uniche eccezioni degne, peraltro, della bontà storico artistica tedesca: L'angelo blu (titolo corretto L'angelo azzurro) di Sternberg, buono ma reso noioso da quei lunghi silenzi materiali ingenerati dalla situazione (cit.); e L'ultima compagnia di Bernhart, decisamente migliore in tutte le sue componenti audiovisive ed unico film sonoro accettabile in quasi un anno di produzione sonora.

CHIAVI DI ACCESSO

Persone
Musiche
Film