Auditorium Cannes

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2018-077

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
III, 21, agosto, 1991
Pagina
33-35
Luogo di pubblicazione
Milano
Editore
De Agostini - Rizzoli Periodici

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
L'articolo è dedicato alla musica dei film presentati alla 44ª edizione del Festival di Cannes. L'autore elogia l'alto livello tecnico della produzione/riproduzione del suono nell'Auditorium Louis Lumier, confronta le sigle dei Festival di Cannes e di Venezia sottolineando come la scelta dei brani di musica classica assecondi i gusti musicali dei direttori dei festival. Il primo film descritto dall'autore è Lune froide di Patrick Bouchitey con le composizioni musicali di Jimi Hendrix. La scelta del regista nasce dall'affinità tra le immagini del film e la musica di Hendrix, che però secondo il critico «non riesce a salvare il film» Invece la musica di Stevie Wonder scritta appositamente per Jungle Fever di Spike Lee riscuote l'apprezzamento del critico. Malina di Werner Schroeter con la musica di Giacomo Manzoni viene definita da Callisto Cosulich «un melodramma recitato anziché cantato». L'autore confronta l'approccio alla musica nel film di Werner Schroeter con quello di Stanley Kubrick. Un passaggio dedicato all'uso della musica di Mozart nei diversi film è dovuto al film di Arnaud Desplechin La vie des morts. A un'altra categoria di film presentati al festival appartengono due film dedicati alle biografie di musicisti, «rockumentary»: A letto con la Madonna e Bix. Secondo il critico «il musical pare un genere praticamente scomparso». In conclusione sono citati due film che fanno a meno del commento musicale - La belle noiseuse di Jacques Rivette e Van Gogh di Maurice Pialat. L'autore nota l'uso diegetico di Pétrouchka di Igor Stravinskij nel film La belle noiseuse.

CHIAVI DI ACCESSO

Persone
Musiche
Film