Schiava della musica

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2020-025

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
VI, n. 60, novembre 1994
Pagina
55-58
Luogo di pubblicazione
Milano
Editore
De Agostini - Rizzoli Periodici

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
L'articolo analizza i film presentati alla 51° Mostra del cinema a Venezia, il più significativo dei quali sul piano musicale è Martha (1974,1994) di Rainer Werner Fassbinder. La doppia data dell'uscita del film è legata al fatto che Fassbinder è stato accusato di plagio. La novella di Cornell Woolrich For the Rest of Her Life - che Fassbinder sosteneva di non aver mai letto - ha una trama molto simile a quella del film. La storia della violenza psicologica subita dalla protagonista Martha incorpora materiale musicale preesistente, e il dramma, incentrato sulla volontà di sopraffazione e il desiderio di sottomissione, viene reso tra l'altro attraverso i gusti musicali. Il marito proibisce a Martha di ascoltare la sua opera preferita, Lucia di Lammermoor di Donizetti, obbligandola ad ascoltare Orlando di Lasso. Un altro riferimento musicale importante è il Concerto per violino in sol minore op.26 di Max Bruch, che, come nota Cosulich, è utilizzato da Fassbinder anche in alcune sequenze del suo penultimo film Veronika Voss (1982). Altre riflessioni riguardanti i legami della musica tardoromantica, cinema e nazismo, coinvolgono testi come Dai romantici a Hitler di Peter Viereck e Da Caligari a Hitler di Siegfrid Kracauer. Tardo romanticismo e melodramma veristico si trovano nelle colonne sonore di altri due film proiettati a Venezia: nel Giorni di sole - il debutto nella regia dell'attore cinese Jian Wen – le sequenze più passionali sono accompagnate dall'Intermezzo della Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, mentre in Heavenly Creatures (Divine creature, 1994) il regista Peter Jackson usa frammenti dalla Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in particolare il coro a bocca chiusa. «Le sequenze s'intonano mirabilmente alla sensualità della musica pucciniana» - sostiene Cosulich. Altri tre film menzionati nell'articolo sono Dichiarazione d'amore di Pupi Avati, Forrest Gump di Robert Zemeckis e Assassini nati (Natural born killers, 1994) di Oliver Stone. Pupi Avati fa ricorso alla canzonetta italiana. Alla critica che forse nel '48 la canzonetta italiana era già stata soppiantata dalle melodie di Glenn Miller e Tommy Dorsey il regista risponde che «la canzone americana era amata dalla borghesia più evoluta, mentre la piccola borghesia era ancora legata al Trio Lescano, ad Alberto Rabagliati, al Quartetto Cetra, che l'avevano confortata durante i duri anni della guerra». In Forrest Gump, invece, Robert Zemeckis «passa in rassegna tutta la musica popolare nordamericana che ha contrassegnato gli ultimi quarant'anni». La colonna sonora di Assassini nati comprende più di sessanta citazioni di brani provenienti dalle più diverse epoche, da Modest Musorgskij a Leonard Cohen. Cosulich sottolinea che la colonna sonora, scelta e montata personalmente dal regista, rappresenta la componente più originale del film. Una sua versione ridotta è stata pubblicata da Nothing Records nel CD Natural Born Killers. (A Soundtrack For An Oliver Stone Film).

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