Colonne sonore

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2022-028

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
Dicembre 1949, X, n. 12
Pagina
8-16
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Centro Sperimentale di Cinematografia

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
Nell'articolo si esaminano le potenzialità espressive dell'elemento sonoro aggiunto all'immagine, la cui aggiunta al prodotto filmico ha determinato un rallentamento del ritmo generale dell'opera, dovuto alla necessità di adeguare le immagini alla velocità dei suoni e del parlato, e il sempre più frequente impiego del piano americano, in luogo di primo piano e mezza figura. L'autore propone un raffronto tra film sonoro e film muto sullo sfondo delle teorie formulate da Rudolf Arnheim nel volume Film als Kunst del 1932. Centrali nel contributo sono la disamina del sincronismo e dell'asincronismo in relazione a 3 elementi sonori (parola, rumore e musica) e dell'enorme arricchimento ottenuto con l'aggiunta alle immagini delle parole di uno o più personaggi (che per esempio arricchiscono il monologo interiore di uno di essi) o del commento di uno speaker. Maggiore è il significato narrativo che un altro elemento può apportare all'immagine: il rumore, in particolare quando il suo ascolto avviene in modo asincrono rispetto alla fonte sonora che lo produce o quando, grazie a un cambio di inquadratura, l'iniziale associazione a un determinato oggetto/contesto diviene altra o, ancora, quando esso crea un netto contrasto con l'immagine a cui è associato; per illustrare questi casi l'autore passa in rassegna vari casi concreti di asincronismo tecnico e psicologico dalla filmografia dagli anni ultimi anni Venti agli anni Quaranta. Infine May si concentra sul ruolo della musica, che fa la sua comparsa nei film muti in forma di accompagnamento pianistico con lo scopo di convogliare l'attenzione dello spettatore unicamente sulle immagini proiettate; solo in un secondo momento l'accompagnamento musicale diviene complementare rispetto all'immagine, ovvero funge da suo commento (sebbene sia possibile sostituire il commento musicale di un film) e possiede finalità evocative. Queste ultime, accanto a quelle di ricreare determinate atmosfere, rappresentano il discrimine della musica rispetto alla parola, nei confronti della quale la componente sonora è decisamente meno «puntuale», ma non per questo meno espressiva ed efficace.

CHIAVI DI ACCESSO

Persone
Musiche
Film